sabato 12 dicembre 2015

Recensione: Let it Snow. Innamorarsi sotto la neve - AA.VV.

Ciao a tutti. Continua con una recensione la serie di post legata al Natale con l'etichetta christmasiscoming (io nel frattempo ho un attacco di allergia. A dicembre. Non credevo fosse possibile...)


Per la serie recensioni natalizie, il romanzo di oggi è, in realtà, una raccolta di tre racconti scritti da John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle (che io indicherò come Autori vari, cioè AA.VV.) dal titolo esplicativo: Let it snow. Innamorarsi sotto la neve. 


TITOLO: Let it Snow. Innamorarsi sotto la neve
AUTORE: AA.VV.
COLLANA: Rizzoli
PREZZO (CARTACEO): 16,90
PREZZO (EBOOK): 9,99
TRAMA: È la Vigilia di Natale a Gracetown. Scende la neve, i regali sono già sotto l’albero e le luci brillano per le strade. Sembra tutto pronto per la festa, ma una tormenta arriva a sparigliare le carte. Così si può rimanere bloccati su un treno in mezzo al nulla e vagare per la città fino a incontrare un intrigante sconosciuto. Oppure prendere la macchina per raggiungere una festa che promette di essere memorabile, per scoprire che l’amore è più vicino di quanto pensassimo. O ancora ritrovare qualcuno che si credeva perduto, ma solo dopo una giornata piena di imprevisti e di… maiali. Grazie a John Green, Maureen Johnson e Lauren Myracle, affermati autori Young Adult, la magia delle vacanze splende su questi tre racconti d’amore, che s’intrecciano tra loro mettendo in scena baci appassionati e avventure esilaranti.



JUBILEE EXPRESS - MAUREEN JOHNSON

La storia di Maureen Johnson in generale non mi è affatto dispiaciuta. Certo, le premesse erano abbastanza nonsense, o quanto meno molto improbabile: prendete una protagonista di nome Jubilee, i cui genitori sono stati arrestati, udite udite, per una rissa causata da alcuni pezzi di porcellana del villaggio di Floabie, una sorta di presepe laico natalizio, mettetela su un treno, la vigilia di Natale, ovviamente durante la peggior tempesta di neve degli ultimi cinquant'anni, e fatela incontrare, in un modo o nell'altro, con un ragazzo carino.
In realtà pensandoci bene, in America potrebbe anche succedere (basta dare un'occhiata al palinsesto di Real Time), ma, per me, è suonato davvero tanto insolito.
Tuttavia mi sono divertita. Tutte le disavventure della protagonista mi hanno fatto sorridere -e talvolta strappato anche qualche risata. Jubilee è simpatica con un pizzico di sarcasmo, e soggetta a repentini sbalzi d'umore: in altre parole il miglior narratore per un tipo di storia come questa. La scrittura della Johnson, d'altro canto, risulta frizzante e vivace, e riesce a dar brio a questo racconto. Lo spirito del Natale è abbastanza presente, soprattutto all'inizio e nella parte finale, e questo non è un dettaglio di poco conto: in una raccolta di racconti ambientati a Natale, per quanto si intitoli Let is Snow e non Let it Christmas, l'elemento natalizio deve essere quantomeno presente, e in questo caso, l'ho avvertito pienamente!
In conclusione la mia valutazione è di quattro stelline con con un meno (traducibile matematicamente in 3.75 stelline) perché mi è piaciuto ma, data anche la brevità, il racconto non è ad appassionarmi totalmente. 


UN CHEERTASTICO MIRACOLO DI NATALE - JOHN GREEN

Appena preso il romanzo è basato il nome di John Green per far salire le aspettative alle stesse. Attendevo grandi cose dal suo racconto ma, come un soufflé mal riuscito, le mie aspettative si sono sgonfiate dopo poche pagine.
In breve, questo racconto non mi è piaciuto granché. Forse la premessa mi è sembrata stupida: chi la sera di Natale non prenderebbe i propri amici e non farebbe venti chilometri con mezzo metro di neve e la tempesta del secolo per portare il Twister a una squadra di cheerleader della Pennyslvania che manco conosce!  Il nostro protagonista lo fa, caricando il proprio migliore amico (e corrompendo la propria migliore amica) cercando di arrivare alla Waffle House dove si trovano le ragazze prima di amici di amici che hanno ricevuto lo stesso invito.
L'unica cosa che salverei della storia è lo stile di Green, e, forse forse, il personaggio del Duca che, a dispetto del nome, è una ragazza. Anche il finale, a sorpresa per me, mi è piaciuto molto e mi ha fatto pensare al John Green che tutto conoscono, e non a quello che ha scritto una storia che, al 90%, non mi ha provocato altro che un po' di fastidio,per la stupidità del protagonista.
Ciò che mi è piaciuto meno di tutti è l'assenza di una spirito natalizio. Insomma, la storia avrebbe potuto essere ambientata a Natale come nei Giorni della Merla e non sarebbe cambiato praticamente niente! Lo so, la raccolta si intitola Let it Snow, però un po' più di alberi di natale e meno cheerleader sarebbe stato gradito.
In conclusione la mia valutazione del racconto è di 2 stelline e mezzo. Signor Green, questa volta non te la sei cavata con il minimo indispensabile!


IL SANTO PATRONO DEI MAIALI - LAUREN MYRACLE

Su questo racconto ho le idee un po' confuse. Di una cosa sono certa: in termini di gradimento personale, mi è piaciuto più di Green e meno di quello della Johnson. Però devo ammettere che questo racconto
P ha parti che mi sono piaciute davvero tanto e altre che avrei saltato a piè pari.
Iniziamo dal titolo: cambiatelo, please. Sul serio, è totalmente inadatto e fuorviante. Di santi patroni se ne vedono pochi e i maiali ricoprono un ruolo meno importante di quanto la trama facesse pensare. Piuttosto intitolatelo "La santa patrona delle lagne" perché quelle si che hanno la loro importanza, perché la protagonista non fa altro che lamentarsi per il 90% del racconto.
Persino le sue amiche a momenti non la sopportavano più. Giuro. 
Fortunatamente però lo svolgimento della storia è stato più coinvolgente di quello del racconto precedente (ovvero quello di Green) e, soprattutto, ho potuto avvertire la magia del Natale, che, nella sua concezioni di strani accadimenti+buoni sentimenti, ha, all'interno della narrazione, un suo perché.
E poi c'è il finale. Perfetto. Giuro, credo risollevi il voto di parecchio. Dire che l'ho amato è poco. Quella decina e poco più di pagine è stato il punto più alto della raccolta, un punto d'incontro e di raccordo, che mi ha divertito ed emozionato... peccato sia stato così breve. Breve, ma intenso.
In conclusione? A questo racconto do 3 stelline con più tutto per il finale, perché se è vero che la storia mi è piaciuta con dei grandi ma, quel finale merita un riconoscimento in più.


Valutazione finale: il libro nel complesso mi è piaciuto. Ho apprezzato tantissimo il fatto che i racconti fossero collegati fra di loro e che creassero una grande storia corale in cui, in ogni sua parte,mci sono riferimenti e rimandi alle precedenti. Tuttavia, guardando i singoli racconti, mi sono resa conto che nessuno mi ha veramente conquistata, anzi, diciamo che sono un poco contrariata se non, in un caso particolare, addirittura delusa.
Tuttavia, per determinare la valutazione finale adotterò un criterio puramente matematico:
(3.75+2.50+3.25)/3=3.166 stelline, che tradurremo con tre stelline, che mi pare un voto che, tra alti e bassi, ben rappresenti la raccolta. 

4 commenti:

  1. Questo libro ce l'ho in lista, mi piace l'idea di storie natalizie collegate tra loro. Peccato che non ti abbia convinta del tutto

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    1. Già. Diciamo che mi aspettavo qualcosa in più... ma l'idea dei collegamenti è piaciuta anche a me!

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  2. Volevo leggere questo libro proprio ora, nel periodo natalizio, ma non so esattamente se storie così potrebbero piacermi, la tua recensione mi ha aiutata molto, grazie =)

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    1. Mi rende felice leggere questo tipo di commenti... contenta di essere stata utile!

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