venerdì 21 novembre 2014

Recensione: Hidden. La prigioniera - Sophie Jordan

Buongiorno! Oggi è una giornata a dir poco polare: alla fermata dell'autobus mi stavo trasformando in Olaf di Frozen (io sono una che il freddo non lo sopporta proprio). Oggi è tempo di recensioni: ho concluso finalmente la serie Firelight della Jordan letta quest'estate (la recensione stava marcendo sul tablet). È stata una serie veramente leggera: la valutazione è forse troppo alta: diciamo che mi sono evoluta da quando l'ho letto. Tuttavia avendo dato 4 stelle + nella recensione del primo della serie (la prima recensione del blog!!!) non potevo dargli meno: non sarebbe stato coerente.
E ora, buona lettura! 


TITOLO: Hidden. La prigioniera
AUTORE: Sophie Jordan
COLLANA: Piemme Freeway
PREZZO (RILEGATO): 16,50
PREZZO (EBOOK): 6,99

TRAMA: La lotta spietata fra draki e cacciatori non ha tregua e non risparmia nemmeno l'amore più appassionato. Jacinda e Will continuano a sfidare le leggi, incapaci di assoggettarsi alle regole che hanno protetto le loro famiglie. Amarsi li espone a pericoli mortali, perché i draki ucciderebbero un cacciatore senza esitare, se si rendesse necessario per proteggere il proprio clan, ma i cacciatori farebbero anche peggio: farebbero mercato con la pelle e il sangue dei draki, vendendoli agli enkros, saccheggiatori di esseri viventi, coloro che mandano i cacciatori a catturare quelli come Jacinda. La sorellina di Cassian è nelle loro mani. Quindi, per evitare che venga uccisa, o peggio, Jacinda si offre di penetrare nella fortezza degli enkros, considerata inespugnabile. Per liberarla, Jacinda riesce a convincere il principe dei draki a seguire lei e Will, pur sapendo che sottovalutare la gelosia fra i due potrebbe rivelarsi un clamoroso errore. Potrebbe essere la fine del loro sogno, oltre che l'inizio di una feroce, sanguinosa e definitiva resa dei conti.

Quando si termina una saga si provano (specialmente se la serie è piaciuta molto) sentimenti contrastanti. Da un lato la gioia di aver concluso una storia, di conoscere un finale desiderato da tempo, di aver finalmente svelato ogni mistero, ma dall'altro si sente la tristezza di aver terminato un viaggio insieme a personaggi che abbiamo lentamente imparato a conoscere, ad amare o ad odiare.
Dopo aver terminato Vanish ero pensierosa: la storia, come ho già detto nell'altra recensione, cominciava a perdere qualche colpo e, nonostante una seconda parte ben scritta, l'inizio non mi aveva particolarmente convinta, tra qualche cliché di troppo e una situazione statica. Ciononostante, dopo la metà la narrazione tornava a migliorare e il finale del secondo libro, che era abbastanza aperto, poteva essere un ottimo punto d'inizio per la conclusione della saga.
Sarà stato veramente così?
Sophie Jordan sfrutta la palla al balzo, e rimedia agli errori, se si possono definire tali, di Vanish. Da lettrice devo infatti ammettere che la prima metà di Hidden la prigioniera è letteralmente volata. Ho amato come lo stile dell'autrice rendesse avvincente la particolare situazione che apre il romanzo, tenendomi continuamente sulle spine e spingendomi a non interrompere a nessun costo la lettura.
Difatti, mentre Vanish, almeno per la prima metà, è stata una lettura abbastanza lenta,  senza troppi scossoni, quasi noiosa, Hidden è stato, al contrario, un libro molto veloce, che ho concluso tranquillamente in un pomeriggio.
Già dalle prime pagine la faccenda si fa interessante: il lettore, infatti, può finalmente conoscere qualcosa di più sugli enkros, gli "sfruttatori di draki", che fin dal primo libro incarnano gli incubi più oscuri della protagonista, Jacinda, e dell'intero clan. In realtà, le spiegazioni dell'autrice su questi individui sono piuttosto vaghe, e mi sarei aspettata qualcosa di più, come posso dire... soddisfacente? Tuttavia, questa piccola mancanza non pregiudica per niente la lettura (nonostante, personalmente, sopporti poco le cose lasciate in sospeso).
In più, ritroviamo tutti i protagonisti della saga, a partire dalla già citata Jacinda, che in questo libro non solo cerca di rimediare a una situazione complessa, ma è anche chiamata a una scelta: Will o Cassian (chissà perché, parlando in questo modo, mi sembra di parlare di Uomini e Donne). In realtà, nonostante la componente romantica svolga un ruolo di primo piano nella narrazione, e i dilemmi amorosi di Jacinda tornino a tormentare il lettore una scena sì e una no, Hidden è soprattutto un libro d'azione, in cui finalmente, la nostra eroina tira fuori gli artigli da draki (era ora!).
Inoltre sembra quasi che tutti i coprotagonisti, da Will a Cassian a Tamra che, per la prima volta, mi pare addirittura simpatica, si diano da fare per dare una degna conclusione alla saga. Per di più, allo storico gruppetto di protagonisti si aggiungono nuovi personaggi come l'amabile, a mio avviso, Deghan (che, quasi quasi, avrei preferito fosse entrato in scena prima) e la piccola ... Che permettono l'evoluzione della storia.
Verso il finale, infatti, la storia si tinge di giallo e i colpi di scena aumentano sempre più, fino ad arrivare, molto (forse anche troppo) velocemente alle battute finali. Lo ammetto: ero un po' triste che Hidden fosse terminato così in fretta, ma, presa com'ero dalla storia, non sono stata in grado, e non ho nemmeno voluto, rallentare il ritmo di lettura.
Un altro punto in favore per Hidden!
Tuttavia, questo volume conclusivo soffre un po' degli stessi problemi degli altri libri, che poi fanno parte della caratterizzazione dei personaggi (Jacinda è sempre un'eterna indecisa, Tamra non mi ha mai convinto troppo, eccetera...).
Ciononostante lo trovo sicuramente migliore del secondo, e forse addirittura un po' meglio del primo, in quanto più vivace e più ricco di colpi di scena, uno dei quali mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta. Per questo Hidden si merita una valutazione di quattro stelline e mezzo: forse può apparire un po' più alta del dovuto, soprattutto rispetto ad altri romanzi ma è calibrata rispetto ai giudizi dati agli altri volumi della serie.
E con questo abbiamo terminato le recensioni della Firelight Series. Voi che ne pensate? 


2 commenti: